SISTRIX ha così tante funzionalità che potrei analizzarlo sotto molti punti di vista; tuttavia, oggi mi soffermerò sugli elementi che sono fondamentali per la SEO. Se stai cercando uno strumento per confrontare il tuo sito con quelli della concorrenza in base alla visibilità nella SERP, monitorando al contempo i cambiamenti delle parole chiave nei ranking e scoprendo potenziali backlink, SISTRIX farà sicuramente al caso tuo.

Dopo averlo provato per parecchio tempo, sono felice di condividere con te le funzionalità che reputo più utili dal punto di vista della SEO.

Nella mia recensione analizzerò sei funzionalità ordinate per grado di utilità:

  • Divisione delle quote di mercato
  • SEO
  • Ricerca delle parole chiave
  • Come scalare la classifica SERP
  • Come trovare nuovi backlink
  • Origine dati dei link

Che cos’è SISTRIX?

Creata da un’azienda tedesca nel 2008, SISTRIX è una suite di strumenti per la SEO che sta diventando sempre più conosciuta in tutta Europa.

In qualità di membro del team SEO di E-Commerce Nation, ho avuto la fortuna di partecipare ad alcuni corsi di formazione offerti da SISTRIX. Ho quindi deciso di scrivere un post per chi vuole sfruttare al massimo questo strumento. Ho selezionato solo le funzionalità che reputo più utili, anche se questo post potrebbe durare all’infinito perché ogni modulo è pieno zeppo di caratteristiche molto interessanti!

L’indice di visibilità

Sebbene SISTRIX offra vari strumenti, la sua funzione principale riguarda l’indice di visibilità, ovvero un punteggio che determina quanto è visibile un dominio all’interno delle SERP di Google relative a un dato paese. Questo indice è particolarmente utile per valutare l’andamento delle attività di SEO, in quanto permette di confrontare il proprio dominio con quelli della concorrenza e di analizzare gli effetti degli aggiornamenti dell’algoritmo di Google su un dato dominio.

L’indice di visibilità viene calcolato due volte a settimana, una per le ricerche da dispositivi mobili e l’altra per quelle da PC, usando milioni di keyword differenti presenti nelle prime 100 posizioni della SERP. SISTRIX monitora i dati delle parole chiave per tutta la settimana; successivamente calcola i risultati durante il fine settimana e, infine, pubblica i dati il lunedì successivo. Il motivo per cui vengono monitorate milioni di parole chiave è il seguente:

Si tratta di un campione sufficiente per analizzare il comportamento di ricerca degli utenti in un dato paese. Il 10% del totale è composto da parole chiave correnti (ad esempio “Campionati europei 2016″), mentre il resto delle keyword rimane invariato. Una volta a settimana vengono analizzati 100 milioni di punti dati (1.000.000 x 100), i quali costituiscono la base dell’indice di visibilità”. Per maggiori informazioni sull’indice di visibilità, visita il sito di SISTRIX.

Per il momento, l’azienda si concentra esclusivamente su Google, ma ha annunciato che in futuro verranno aggiunti altri motori di ricerca. Quali sono le funzionalità principali di SISTRIX?

La toolbox è costituita da sei moduli:

SEO SISTRIX Tools

Non mi soffermerò su ognuno di essi, ma analizzerò solo le caratteristiche che ho trovato più utili per la SEO.

Uno dei motivi principali per utilizzare SISTRIX da questo punto di vista è la possibilità di conoscere il posizionamento delle keyword nella SERP e di visualizzare i dati dei link sia cronologicamente sia in tempo reale. La suite include una funzionalità molto utile che consente di sapere quando viene aggiornato l’algoritmo di Google e di vedere come varia di conseguenza la classifica, proprio come fa Panguin Tool.

A che cosa serve SISTRIX?

Sono molte le figure professionali che possono beneficiare di questo strumento, tra cui:

  • Seo executive
  • Content executive
  • Proprietari di siti web
  • PR
  • Brand Manager
  • Web developer

E il costo?

Da questo punto di vista, SISTRIX offre prezzi competitivi, poiché consente di acquistare solo i moduli che si desiderano.

Le informazioni complete sul tariffario sono disponibili sulla home page del sito, nella sezione “Sei moduli”. Il tool ha anche una versione di prova gratuita.

I moduli

Ogni modulo offre vari vantaggi:

  • SEO” consente, tra le varie cose, di analizzare e ottimizzare i risultati organici.
  • Universal” analizza i risultati della Ricerca Universale, come fotografie, notizie, video, ecc.
  • Link” indica i backlink del tuo sito e quelli dei tuoi competitor.
  • Ads” analizza le AdWords e le campagne banner di un sito web.
  • Social” analizza i social signal dei principali social media: Facebook, Twitter, LinkedIn, Pinterest e Google+.
  • Optimizer” è un modulo di analisi on-page per i set di parole chiave.

Rapporti

Iniziamo da uno degli elementi più importanti di questa toolbox. SISTRIX consente di monitorare costantemente il proprio dominio sotto diversi punti di vista che l’utente può scegliere per avere un’idea generale della situazione settimana dopo settimana.

Una volta inseriti i parametri desiderati, verrà generata una panoramica che ci verrà inviata sotto forma di rapporto PDF a cadenza settimanale.

Se gestiamo più account contemporaneamente e non abbiamo tempo di seguirli individualmente, possiamo creare un modello a partire da un rapporto in cui inseriremo solo i parametri che intendiamo analizzare. Tuttavia, SISTRIX consente di generare un numero di rapporti limitato per gli utenti che hanno il piano Free. La Toolbox ne offre dieci ma, se abbiamo anche il modulo “Optimizer”, possiamo aggiungerne un extra pari al numero massimo di progetti che abbiamo a disposizione. Se ce ne servono ancora, basta contattare l’assistenza clienti tramite telefono o email. Per quanto riguarda le dimensioni dei rapporti, SISTRIX ha impostato il limite massimo di elementi che è possibile aggiungere a 25, pertanto conviene sceglierli bene. Chi deve monitorare più domini contemporaneamente, risparmierà sicuramente tempo e risorse, (soprattutto perché i rapporti vengono inviati automaticamente tramite email).

In fondo alla pagina, sono presenti le impostazioni che consentono di eseguire varie azioni, tra cui rinominare un rapporto, eliminarlo, aggiungere le autorizzazioni e gli indirizzi e-mail di chi può visualizzarlo e cambiare la frequenza di invio.

Di seguito, viene riportato un rapporto che mostra l’evoluzione della SERP nel corso di un mese:

SISTRIX Asos Report

Nel resto del post, parlerò degli aspetti più importati di SISTRIX per un SEO, ovvero quali dati vengono mostrati e come analizzarli.

Come si usa SISTRIX?

Come accennato prima, spiegherò quali sono i vantaggi di questo strumento per un SEO o per il proprietario di un sito web. Cominciamo dalle basi. Il modo migliore per capire come funziona SISTRIX è il seguente: accediamo al servizio e digitiamo l’indirizzo del dominio (senza “www.”) da analizzare, inserendo anche la bandiera del paese che ci interessa. A questo punto verrà mostrata la panoramica:

Asos Overview

Per prima cosa, guardiamo il grafico più grande, che mostra l’indice di visibilità del dominio (in questo caso abbiamo scelto asos.com come esempio).

Visibility Index

L’indice di visibilità è basato su un milione di parole chiave, le quali mostrano il comportamento di ricerca degli utenti del paese di riferimento (nel nostro caso, il Regno Unito). Per ottenere il massimo da SISTRIX, consiglio di tenere d’occhio ogni settimana le prime 100 posizioni di ciascuna delle keyword analizzate al fine di capire, in primo luogo, se il sito ha un ranking alto e, in secondo luogo, qual è la frequenza mensile con cui vengono cercate le parole chiave in questione. Quest’ultima informazione è importante perché le keyword hanno un peso diverso all’interno del set in cui sono inserite a seconda del numero di ricerche effettuate.

Dai dati ottenuti è possibile ricavare una formula il cui risultato è l’indice di visibilità, che può essere inteso come un’unità di misura e ha numerose funzioni. Gli utenti possono vedere sia l’evoluzione sia il probabile andamento futuro della visibilità di un sito a partire dal 2010, data in cui è stato creato SISTRIX.

Nel nostro caso, vediamo che, nel Regno Unito, ASOS ha guadagnato terreno da ottobre 2010 al 2015 e ha subito una lieve riduzione nel 2016. Inoltre, notiamo che a novembre 2012, il brand ha rinnovato il template del sito aggiungendo la pubblicità nell’area sopra il fold. Questo evento viene indicato nel grafico con la lettera “A”.

La visibilità di ASOS è passata da 61,094 (ottobre 2010) a 120,47 (data attuale), generando un aumento piuttosto consistente. Il grafico mostra anche quale potrebbe essere, nei mesi a venire, l’andamento della visibilità del sito per determinate parole chiave presenti nella SERP.

Che cosa significa avere un indice di visibilità del 120,47?

Il passo successivo è confrontare l’indice di visibilità di ASOS con quello dei competitor per vedere se lo influenzano e se, in generale, si tratta di un buon risultato. A tale scopo, useremo l’indice che abbiamo ottenuto come punto di riferimento.

Facciamo clic sull’icona a forma di ingranaggio della sezione “Indice di visibilità” e selezioniamo “Aggiungi al rapporto”. La panoramica che visualizzeremo serve per capire dove si trova approssimativamente il nostro sito all’interno della SERP, per cui la salveremo come “Cockpit ASOS”. Non ci resta che aprire il rapporto che abbiamo generato.

Se torniamo alla sezione “Indice di visibilità” e selezioniamo “Confronta i dati nel grafico”, possiamo inserire un massimo di tre domini appartenenti alla concorrenza, sempre omettendo “www.” e “http”.

A questo punto, verrà generato un confronto come nell’esempio che segue:

Asos Competitors In Visibility Index

Al fine di contestualizzare i dati ottenuti, è importante confrontare il proprio indice con quello di più competitor possibili. L’asse Y mostra che ASOS ha un ranking compreso tra 0 e 146,07 (si tratta di una supposizione basata sul confronto con altri domini). Più domini aggiungiamo, più il risultato tende a cambiare; tieni a mente che il brand con maggiore visibilità genererà picchi più alti nel grafico. L’asse X, invece, indica come varia la quota di mercato di ASOS nella SERP nel corso del tempo.

Come si analizzano le quote di mercato

Se la quota di mercato di ASOS all’interno della SERP non è particolarmente alta, il nostro brand dovrà analizzare le strategie messe in atto dalla concorrenza, come topshop.com, per cercare di acquisire maggiore visibilità. Possiamo chiaramente vedere che ASOS ha una posizione dominante rispetto ai tre competitor che abbiamo scelto ma, come c’era da aspettarsi, ci sono stati degli alti e bassi. Sebbene il competitor verde sembri superare gli altri due, in realtà non è così: se guardiamo i dati sotto il grafico (vedi tabella che segue), ci accorgiamo che i suoi numeri sono compresi approssimativamente tra 10 e 30. A questo punto, possiamo anche dedurre che le attività della concorrenza influenzano la visibilità di ASOS e viceversa.

Sistrix Market Share

Tuttavia, queste quattro marche hanno un denominatore comune: tutte le parole chiave per cui sono in classifica e grazie alle quali riescono a parlare del proprio prodotto fanno parte delle stesse categorie. Inoltre, poiché le loro posizioni in top 10 sono poche, ASOS può vedersi penalizzato se un altro brand mette in atto delle strategie più efficaci. Nel nostro caso, un esempio di quanto detto finora è avvenuto a novembre 2012 e ad agosto 2015: ASOS aveva perso visibilità, innescando una reazione a catena che ha interessato tutta la concorrenza. Qui sotto possiamo vedere come questo calo abbia danneggiato il brand e, contemporaneamente, abbia favorito un competitor che aveva una visibilità maggiore.

Asos Competitor Visibilty Index

Ciò ha avuto delle ripercussioni sui domini meno visibili (tra cui quello di ASOS). Questo esempio ci fa capire che dobbiamo analizzare i competitor che sono più forti del nostro sito, tenendo in considerazione sia i loro backlink sia i loro contenuti, per vedere se possiamo emulare le loro strategie e riuscire ad aumentare la nostra quota di mercato.

Che altro possiamo fare con SISTRIX?

Se pensi che sia finita qui, ti sbagli. A questo punto, dobbiamo vedere se esiste un competitor che controlla una fetta di mercato ancora più grande di chi primeggia nella SERP.

In alternativa, se questo compito non è abbastanza specifico per la tua situazione, puoi creare il tuo set di parole chiave e calcolare l’indice di visibilità del tuo sito. Il modo migliore per arrivare a un risultato affidabile è quello di fare entrambe le cose, poiché avresti un set più rappresentativo.

Man mano che procediamo con l’analisi della toolbox, ti consiglio di aggiungere tutte le informazioni che vediamo al rapporto.

Che domande dobbiamo farci una volta che conosciamo l’indice di visibilità?

  • Qual è la differenza tra la nostra quota di mercato nella SERP e quella dei nostri competitor?
  • Come ci influenza la concorrenza?
  • E come la influenziamo noi?

SEO

Oltre ad utilizzare un punto di riferimento o un indicatore chiave di prestazione, è bene analizzare la propria situazione in base al posizionamento in classifica. A tal proposito, andiamo nella sezione “SEO” e selezioniamo “Cambiamenti di ranking”. Verrà visualizzata una schermata simile a questa:

Sistrix Ranking Changes

Facciamo subito una precisazione: le parole chiave che vengono presentate non sono tutte quelle per cui ASOS è in classifica, ma solo quelle che hanno contribuito a migliorarne il posizionamento.

Il grafico mostra le posizioni che hanno guadagnato le keyword; la sezione “Competitor”, invece, indica quanto siano volute dalla concorrenza; infine, il traffico ci fa capire quanto siano state ricercate. In un certo senso, anche queste informazioni rappresentano un indizio: se la nostra visibilità è aumentata, è bene sapere perché è successo. A questo punto, dovremo eseguire una serie di controlli ogni settimana: se abbiamo guadagnato posizioni nella SERP grazie a una keyword, dovremo ottimizzare le pagine in cui figura usandola il più possibile; sfruttando al massimo l’aumento di ricerche, saremo in grado di acquisire maggiore visibilità. SISTRIX permette anche di vedere se stiamo perdendo terreno, segnalandoci le aree in cui possiamo migliorare.

È qui che il software dà il meglio di sé, perché permette di vedere l’evoluzione di una determinata parola chiave all’interno della SERP a partire dal 2010. Questa funzionalità è assolutamente impagabile e rende SISTRIX superiore rispetto agli altri strumenti che ho provato, soprattutto perché gestisco più account contemporaneamente. La cosa più importante dal punto di vista della SEO è la funzionalità ‘Cambiamenti di ranking’, che ci permette di vedere quali pagine erano in classifica grazie alle parole più ricercate; qualora non lo fossero più, dovremo iniziare a chiederci perché. Facciamo un altro esempio:

Sistrix Ranking Changes

SISTRIX consente di cercare anche parole chiave specifiche in un dato sito e di vedere, tra le altre cose, i cambiamenti in classifica, le nuove keyword più popolari, quelle che non lo sono più, la nuova top 10 (vedi menu a tendina evidenziato nell’immagine qui sotto).

Anche queste informazioni possono essere aggiunte nel rapporto settimanale.

Sistrix Asos Ranking Changes

Ricerca delle parole chiave

Nella sezione precedente abbiamo spiegato come iniziare a cercare le keyword con SISTRIX. Ora è giunto il momento di vedere quali parole chiave usano i clienti per ricercare i nostri prodotti o servizi, mettendo in luce quali sono i nostri competitor più in vista. Possiamo dedurre questa informazione dal grafico dell’indice di visibilità di cui abbiamo parlato all’inizio di questo post.

Una volta identificato il nostro competitor, digitiamo il dominio del suo sito nella barra di ricerca che si trova nella panoramica. Come mostrato in precedenza, nel caso di ASOS si tratta di John Lewis. A questo punto, facciamo clic su “Keyword” nella sezione “SEO” per ordinare i dati in base al traffico. Otterremo una lista delle parole chiave grazie alle quali John Lewis si trova più in alto nella SERP del Regno Unito, alla quale aggiungeremo anche le keyword più ricercate. Queste sono le parole che ASOS dovrà usare per ottimizzare le sottopagine del sito e, conseguentemente, attrarre più clienti. La procedura che abbiamo appena svolto può essere effettuata contemporaneamente su un numero illimitato di domini.

E adesso?

Una volta ottimizzate le sottopagine, potremo monitorare il successo del nostro intervento utilizzando ancora una volta la funzionalità “Cambiamenti di ranking”. Con i dati che raccoglieremo, potremo fare varie cose, ad esempio creare una nuova strategia per salire ancora di più in classifica o vedere come aumenta il ranking delle keyword identificate in precedenza.

A questo punto, siamo pronti per una terza ricerca: identificare il potenziale delle parole chiave. Riprendendo l’esempio fatto in precedenza, digitiamo ancora una volta il dominio di ASOS nella barra di ricerca, selezioniamo la bandiera inglese e facciamo clic su “Panoramica” sotto la voce “SEO”. Concentriamoci sul grafico contrassegnato come “Cronologia delle parole chiave”.

L’area rossa mostra quante keyword occupano le prime 100 posizioni nella SERP; quella blu, le parole chiave che sono in top 10. La situazione ideale è avere una preponderanza di area blu. Nel nostro caso, ASOS è rilevato su più di 20.500 parole, ma solo 10.000 rientrano nei primi risultati mostrati da Google. Pertanto, sarà necessario apportare dei cambiamenti per ridurre l’area rossa e far sì che tutto il set di parole chiave rientri in quella blu.

Competitor Keyword History

Come possiamo salire in classifica?

Andiamo su “Keyword” nella sezione “SEO” e selezioniamo “Traffico” vicino alla voce “Concorrenza”. A questo punto, dobbiamo verificare che le parole chiave a sinistra siano collegate con l’URL giusto e, qualora non lo fossero, apportare delle modifiche. Come abbiamo detto in precedenza, una volta ottimizzate le pagine, è necessario monitorare la situazione con la funzione “Cambiamenti di ranking”. In sintesi, ecco cosa dobbiamo fare:

  • Ricercare le keyword
  • Controllare le nuove keyword
  • Lavorare sulle keyword correnti
  • Verificare che il dominio salga nella SERP grazie a queste keyword

Così facendo, identificheremo le potenziali parole chiave che non stiamo ancora usando. L’obiettivo finale è creare un processo che ci permetta di gestire più client e siti web contemporaneamente.

Come trovare nuovi backlink

Digitiamo l’URL del sito che ci interessa, selezioniamo la bandiera e facciamo clic su “Panoramica” sotto la voce “Links”; successivamente, selezioniamo “Attiva LinkPlus” per mostrare tutti i dati.

SISTRIX è in grado di visualizzare la struttura dei backlink in modo rapido, per cui l’operazione non richiederà molto tempo.

A questo punto, apparirà questa schermata:

Backlink Structure

Backlinks

Nell’angolo in alto a sinistra, viene indicato il numero di backlink (nel nostro esempio sono 1,42 milioni). Per visualizzare i risultati ordinati secondo l’indice di visibilità del dominio di riferimento, basterà andare su “Domini di riferimento” sotto “Links” e poi fare doppio clic su “Indice di visibilità”.

Referring Domains

Per il momento, possiamo ignorare WordPress e Tumblr, sebbene offrano informazioni preziose. Se facciamo clic sul segno più (+) accanto a ciascuno dei domini di riferimento, verranno mostrate le seguenti informazioni:

  • Che tipo di link è: si tratta di link testuali (nell’esempio, potrebbe essere The Telegraph).
  • Se ha valori follow, nofollow, ecc.
  • Da che pagina del dominio di riferimento proviene
  • A che pagina del sito rimanda
  • Informazioni sull’host
  • Informazioni sull’IP

L’analisi approfondita dei backlink ci permette di selezionare quelli migliori, sebbene sia un’attività che svolgeremo comunque per rimuovere quelli non naturali e quelli spam.

Credo che utilizzare l’indice di visibilità come filtro sia estremamente utile non solo perché facilita il processo di selezione e rende le informazioni più semplici da “digerire”, ma anche perché offre l’opportunità di fare link building, identificare i competitor, ecc.

Origine dati dei link

Oltre a quanto detto finora, è necessario controllare a cadenza regolare il funzionamento dei backlink. Per controllare i codici di stato delle pagine che ricevono più collegamenti, basterà andare su “Pagine collegate” e selezionare “Controlla reperibilità”.

Il motivo principale per cui apprezzo questo modulo è che permette di vedere le pagine che mostrano un codice di errore 404. Ad esempio, qui sotto possiamo vedere che www.asos.com/es/ASOS-Colecci%C3%B3n-de-moda-de-mujer-y-ropa-de-hombre-Entrega-gratuita-y-devoluciones/ mostra un codice 404 e riceve 101 collegamenti da altre pagine. Quest’ultimo dato ci permette di capire quanto è urgente il problema rilevato. Di seguito, possiamo vedere altri codici: 301 indica un reindirizzamento (in giallo); 200 significa che la pagina funziona correttamente (in verde); 404 è un errore (in rosso);

Link Data Source

Le informazioni che abbiamo appena visto vengono raccolte dai crawler di SISTRIX che, monitorando costantemente i backlink, riescono ad analizzare 250 miliardi di link al mese. Va specificato che non stiamo parlando del numero massimo di collegamenti che il programma è in grado di analizzare, ma solo della media mensile. Per maggiori informazioni, consulta la sezione dedicata agli indici dei link sul sito di SISTRIX.

Optimizer

Il modulo “Optimizer” ha due funzioni principali. In primo luogo, ospita un crawler che, valutando la conformità di un sito alle istruzioni generali della Search Console di Google, indica le aree che richiedono un intervento di ottimizzazione, sia dal punto di vista strutturale sia tecnico. Inoltre, è in grado di specificare l’area in cui ha incontrato tali problemi e il tipo di intervento richiesto. Ad esempio, segnala gli “Errori”, ovvero ciò che può confondere, intralciare o escludere i bot di Google (ad esempio le pagine 404), nonché le “Avvertenze”, vale a dire le buone pratiche per la SEO (come inserire più intestazioni H1 nelle pagine) che rendono più chiara la struttura e i contenuti del sito per i bot. Inoltre, “Optimizer” permette di creare fino a cinque account, il che rappresenta un vantaggio per chi, come i web developer, vuole collegarsi con più indirizzi email.

Infine, consente di creare i propri set di keyword, con cui si possono monitorare fino a 1.000 parole a settimana in 50 paesi diversi. I set vengono tenuti in considerazione per calcolare l’indice di visibilità e possono essere messi a confronto con le parole chiave di altri sei competitor al fine di capire cosa possiamo migliorare.

Opinione Sistrix

In quanto SEO, mi è piaciuto molto SISTRIX perché consente di analizzare nel dettaglio la concorrenza, cercare continuamente nuove parole chiave e monitorare moltissimi altri fattori. Tuttavia, devo dire che non mi sembra adatto a un principiante alla ricerca di uno strumento facile e intuitivo, a meno che non padroneggi già alcune nozioni di SEO. Inoltre, per comprenderne a pieno il funzionamento, bisogna fare una full-immersion.

Detto questo, SISTRIX offre numerosi vantaggi che elencherò di seguito.

  • In primo luogo, la possibilità di scegliere solo i moduli che si desiderano.
  • Il modulo “Social” viene fornito gratuitamente se si è già attivato un altro modulo.
  • Le sezioni della toolbox possono essere usate tutte insieme, se si deve analizzare un sito, o singolarmente, se va risolto un problema specifico.
  • Il grafico dell’indice di visibilità, che permette di vedere quanto è visibile il proprio sito rispetto a quelli della concorrenza, è uno strumento molto completo, oserei dire unico, per analizzare i propri competitor e per monitorare i progressi raggiunti.
  • I “pin” consentono di vedere quando viene aggiornato l’algoritmo di Google e che effetti ha sulla visibilità del proprio sito web.
  • Il modulo “Optimizer” è in grado di analizzare fino a 1.000 parole, che possono essere catalogate in base al progetto o all’area del sito che si sta analizzando.
  • Infine, SISTRIX è lo strumento perfetto per identificare le aree in cui i nostri competitor, attuali e potenziali, potrebbero acquisire più visibilità.

Tuttavia, ho riscontrato anche degli svantaggi:

  • Per un webmaster che non fa parte di un’agenzia o di una grande azienda, il prezzo per ogni modulo potrebbe risultare proibitivo.
  • Come ho accennato in precedenza, ci vuole un po’ di tempo per acquisire familiarità con lo strumento, soprattutto se non si conosce la SEO, quindi potrebbe essere meglio avere un sito demo ed esplorare SISTRIX solo quando si avranno maggiori informazioni.
  • Il modulo “Social” non è come mi aspettavo: non analizza i profili social ma mostra solo quanto sono visibili le pagine del proprio sito sui social.
  • Il crawler, sebbene non offra un’analisi approfondita come Screaming Frog, consente di eseguire le ricerche nel codice HTML delle pagine analizzate.

Con il tempo, sono sicuro che troverò altri vantaggi e svantaggi di questo software; per ora, SISTRIX mi offre varie funzionalità molto utili: una panoramica che monitora vari siti web, le keyword e i competitor; il controllo del funzionamento dei backlink e l’analisi on-page. Inoltre, cosa più importante, indica le aree che stanno andando bene (sia dal punto di vista dei miei client sia dei siti dei competitor), per cui è impossibile non notare un miglioramento continuo.

Scrivetemi nei commenti se avete delle domande su SISTRIX e fatemi sapere se avete apprezzato altre funzionalità della toolbox!