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Panoramica
Non serve una laurea in astrofisica per creare una campagna di e-mail marketing. O forse sì? Lanciato da The Rocket Science Group nel 2001, MailChimp è un servizio di gestione di posta elettronica basato sul cloud. Nato inizialmente come progetto parallelo di Mark Armstrong, Ben Chestnut e Dan Kurzius, il software si è guadagnato rapidamente un folto seguito ed è diventato il fiore all’occhiello della società, la quale continua comunque a sviluppare anche altre applicazioni web.
Il punto di forza del programma è la capacità di coniugare un atteggiamento scanzonato con un servizio serio. Siamo onesti: MailChimp è forse l’ESP più valido e il piano gratuito che offre è uno dei migliori sul mercato. Gli utenti a pagamento hanno a disposizione soluzioni per il marketing di tutto rispetto, tra cui autoresponder, tool per aggirare i filtri antispam e per segmentare le liste in base al fuso orario, nonché varie integrazioni con i social media. Con un bacino d’utenza di oltre sei milioni di clienti, tra cui associazioni e aziende ben note come Vice UK, The Economist e TED, MailChimp gestisce ogni mese un flusso di circa cinque miliardi di email in uscita.
Nonostante la sua popolarità, la società non si culla sugli allori e continua a migliorare i sui suoi servizi per renderli più versatili e più facili da usare.
Prezzi
Mailchimp ha semplificato il tariffario in maniera abbastanza radicale dalla nostra ultima recensione. Vediamolo nel dettaglio:
Piano Free per le nuove attività
MailChimp offre un piano gratuito molto valido per gli utenti con poche esigenze che consente di inviare fino a 12.000 email al mese a un massimo di 2.000 iscritti. Praticamente, offre le stesse funzionalità dei piani a pagamento meno gli autoresponder, gli strumenti per aggirare i filtri anti-spam, i test dell’email client, la consegna in base al fuso orario e Social Pro. Non include neanche la funzionalità che permette di inviare messaggi immediati in stile chat, la quale filtra le risposte fuori-ufficio e raggruppa le email in conversazioni nei profili degli iscritti.
L’unico svantaggio è la presenza di un piccolo logo di MailChimp alla fine di ogni email inviata che può essere rimosso passando ai piani a pagamento.
Piani a pagamento
Mailchimp permette di scegliere se pagare l’abbonamento in base al numero di email inviate o al numero di iscritti (liste).
Piano basato sulle email inviate (prepagato)
Gli utenti che dispongono di un numero limitato di messaggi al mese hanno la possibilità di pagare il servizio in base al numero di email inviate. Ogni email equivale a un credito che non ha scadenza e può essere utilizzato quando e come si vuole. In generale, più crediti si acquistano, meno si spende. Le tariffe sono le seguenti:
- 0,03 $ per email
- 300 email – 9 $
- 1.000 email – 30 $
- 2.000 email – 60 $
- 0,02 $ per email
- 5.000 email – 100 $
- 7.500 email – 150 $
Piano basato sulle liste (abbonamento mensile)
È l’opzione preferita da chi ha grandi liste o spedisce newsletter a cadenza regolare. Se si inviano meno di 12.000 email al mese, il piano è gratuito (vedi sezione precedente). I prezzi per inviare un numero illimitato di email sono i seguenti:
- 1001-1500 iscritti: 20 $
- 1501-2000 iscritti: 25 $
- 2001-2500 iscritti: 30 $
MailChimp Pro
Il nuovo piano di MailChimp ha lo stesso prezzo di un add-on, ma offre varie funzionalità di gran lunga superiori a quelle presenti negli altri piani pensati per le aziende con più di 50.000 iscritti (è possibile acquistarlo anche se non si raggiunge questa cifra). Pro richiede un costo aggiuntivo di 199 $ al mese, indipendentemente dal piano a cui si è abbonati e include le seguenti funzionalità:
- Strumenti di reporting avanzati
- Strumenti di testing multivariati
- Annullare l’invio di un’email
- Assistenza clienti prioritaria
Basato sul web o installato in loco?
MailChimp è completamente basato sul cloud ed è disponibile anche un’app per dispositivi iOS e Android.
A chi è rivolto?
Il software è indicato sia per le piccole startup sia per le grandi società che inviano milioni di email al mese. Tuttavia, sembra che la compagnia stia puntando maggiormente sulle piccole imprese: infatti, è stata eliminata la maggior parte dei piani dedicati ai volumi molto elevati e, in generale, i materiali presenti sul sito web sembrano essere rivolti più ai principianti che agli utenti esperti.
Facilità d’uso
Il processo per creare un account è semplice: occorre solo inserire il nome e l’indirizzo e-mail. Una volta che si accede al software, verranno richiesti altri dati, tra cui: indirizzo, nome e dati della società, sito web (o, in alternativa, blog, pagine personali/aziendali di Facebook e Twitter). Sarà inoltre possibile inserire una foto del profilo e iscriversi a un corso introduttivo spedito via email che spiega come utilizzare il servizio.
La dashboard è abbastanza chiara e intuitiva anche per chi è alle prime armi: vengono utilizzati pochi colori, soprattutto per indicare le funzionalità più importanti. La prima volta che l’utente accede al proprio account può fare tre cose: creare e inviare una campagna, creare (o importare) una lista di contatti, iniziare a costruire il proprio target (inviando moduli di iscrizione). La schermata iniziale appena descritta verrà in seguito sostituita con una dashboard che mostra le attività recenti, l’evoluzione delle liste e gli eventi recenti relativi alle campagne create.
Una sezione che fino a poco tempo fa era deficitaria era quella dedicata all’importazione degli scritti che, sebbene fosse versatile, sembrava che facesse parte di un sito più vecchio e meno user-friendly. Il problema è stato risolto e ora è possibile importare i contatti da diverse fonti integrate o da file in vari formati. Se la dimensione della lista superava i limiti del piano a cui si era abbonati, in passato il software si bloccava a metà caricamento e richiedeva di passare a un piano superiore, mentre ora viene visualizzato un messaggio di avviso prima che inizi l’operazione. Pur trattandosi di un piccolo passo avanti, è una soluzione che consente di risparmiare molto tempo.
Creazione delle campagne
Non è necessario disporre di una lista già ben rodata per creare una campagna. Il software offre una funzionalità perfetta per i principianti che consente di auto-inviarsi le email.
Per iniziare, verrà richiesto di immettere le informazioni della campagna e di selezionare le opzioni di monitoraggio, le impostazioni relative ai social media, ecc. MailChimp fornisce un’ampia selezione di merge tag per personalizzare le email.
Successivamente, va scelto il template tra 23 modelli basic e centinaia di temi, i quali sono pensati per vari tipi di attività, settori e occasioni.
L’editor del software è molto facile da usare, sia che si usi un template predefinito, sia che se ne crei uno da zero. È possibile aggiungere blocchi di testo, divisori, immagini, pulsanti e icone per i social media direttamente nel template grazie alla funzionalità “drag and drop”. Si possono creare infinite combinazioni di layout e salvarle come modelli da riutilizzare in futuro. Le modifiche vengono salvate automaticamente ogni 20 secondi, quindi non c’è da preoccuparsi se il computer si blocca.
Chi preferisce creare da zero le proprie email, può utilizzare l’editor HTML. Se si dispone già di un modello, è possibile importarne il codice da sito web o da file ZIP.
Infine, grazie all’anteprima, si può visualizzare il risultato in versione PC o mobile.
Inviare le campagne
Il processo è molto semplice: una volta terminata la fase creativa, basterà selezionare (o cambiare) la lista dei destinatari, testare l’efficacia del messaggio dell’oggetto ed eventualmente apportare delle modifiche. A questo punto, si può inviare l’email o programmare un invio posticipato.
Esistono diversi modi per aggiungere una lista a MailChimp: da file (CSV o XSL) o collegandosi a altro programma, come Salesforce, Highrise, Zendesk, Eventbrite, Batchbook e Google (la lista completa delle integrazioni è disponibile qui). Come tutti gli ESP che si rispettino, MailChimp sottolinea l’importanza di utilizzare liste opt-in che contengano solo utenti che abbiano autorizzato la comunicazione.
Per gestire le liste, vengono messe a disposizione diverse funzionalità interessanti. La prima è la seguente: quando si aggiunge una nuova lista, il software crea automaticamente un modulo di iscrizione personalizzabile in cui va aggiunto il link del proprio sito web o dei propri canali social.
Un’area in cui MailChimp eccelle è la segmentazione delle liste. Di solito, è un servizio offerto da tutti gli ESP ma, in questo caso, ha una sezione dedicata che include sia una vasta gamma di soluzioni per filtrare i contatti e creare un target mirato, sia delle opzioni predefinite per automatizzare moltissimi processi. Quest’ultima funzionalità è perfetta per chi non vuole perdere tempo a creare wireframe e diagrammi ad albero.
Poiché alcuni piani sono a pagamento, gli utenti stanno sempre attenti a non sprecare accidentalmente crediti preziosi. È per questo che MailChimp ha pensato a due soluzioni: una checklist che segnala le sezioni della campagna che potrebbero contenere dei problemi e una funzione chiamata Social Cards.
I report
Questa sezione offre un’ampia gamma di statistiche, dalle più standard, come il tasso di clic e di apertura, alle più avanzate, come i link maggiormente cliccati e la performance della newsletter nelle 24 ore successive all’invio. Viene incluso anche un elenco degli iscritti che hanno aperto più email e una mappa che mostra la posizione degli utenti che hanno visualizzato la campagna.
Inoltre, sono disponibili sia le statistiche medie di settore e della lista che è stata utilizzata, sia i dati grezzi relativi ai seguenti parametri: invii riusciti, inoltri, clic per ogni singola mail aperta, segnalazioni di abusi, rimbalzi, disiscrizioni, condivisioni sui social media e performance dei link condivisi. Dalla sezione “Report”, è possibile anche gestire le conversazioni con i clienti. Nella scheda “Advanced”, è presente l’opzione “ANalytics 360” che, grazie all’integrazione con Google Analytics, permette di monitorare le statistiche di livello avanzato, tra cui ROI, tasso di conversione, entrate generate e il valore medio per ogni visitatore. È possibile scaricare i report di varie campagne (o di una specifica) in formato CSV.
Servizio clienti e assistenza
MailChimp garantisce un servizio clienti abbastanza completo, sebbene non offra assistenza telefonica per contenere i costi. La mia esperienza è stata generalmente positiva: gli operatori erano gentili e ben informati e le mie domande hanno ricevuto risposta in un periodo compreso tra 20 minuti a 20 ore (in quest’ultimo caso si trattava di domande non urgenti). Le modalità di assistenza offerte sono:
- Assistenza personale: viene fornita attraverso uno dei seguenti canali:
- Via mail: è possibile contattare gli operatori 24 ore al giorno per tutta la settimana al seguente indirizzo: [email protected]; in alternativa si può utilizzare questo modulo di contatto.
- Via chat: da lunedì a venerdì dalle 8.00 alle 18.00 (fuso orario della costa orientale degli Stati Uniti – EST). Attualmente è disponibile solo per i piani a pagamento a causa di un aumento delle richieste.
- Attraverso i canali social: il servizio è disponibile su Twitter e Facebook. Gli operatori monitorano costantemente questi canali e rispondono nel giro di poche ore (se non minuti).
- Cercando nella base di conoscenza: la base di conoscenza è stata recentemente ridisegnata per essere compatibile con la maggior parte dei dispositivi. Gli utenti possono cercare informazioni in una di queste quattro categorie: “Need Help Getting Started?”, “Quick Answers”, “Glossary” e “Video Tutorials.”
Recensioni negative e lamentele
Nel complesso, gli utenti sembrano apprezzare MailChimp, ma questo non significa che non abbiano dei consigli per migliorare il servizio. L’app per iPhone ha ottenuto un punteggio misero di 1,5 stelle su iTunes per via delle funzionalità limitate e dei bug. Chi utilizza il servizio da PC, invece, ha avuto un’esperienza migliore, come testimoniano le 4,3 stelle su G2 Crowd. Le critiche più comuni mosse al programma sono le seguenti:
- Servizio clienti discontinuo: a volte gli utenti hanno avuto esperienze negative.
- Per trasferire le liste bisogna ripetere il processo di opt-in: alcuni si sono lamentati del fatto che MailChip richieda di effettuare questa operazione al momento di importare o esportare le liste. Questo articolo spiega come cambiare ESP e quando è necessario ripetere il processo in questione.
- Tariffario poco chiaro: inizialmente, è difficile capire che cosa offrano i piani “alla carta” e quali siano gli elementi necessari per avviare le campagne.
Recensioni positive e testimonianze
La maggior parte delle recensioni che ho letto erano positive. Il software ha un punteggio di 4/5 stelle basato su 92 recensioni su Google Apps Marketplace e di 4,1/5 stelle basato su 125 recensioni G2 Crowd. L’app per Android ha ottenuto 4/5 stelle.
- Semplice e facile da usare: è stato il commento più gettonato (paradossalmente, la principale critica mossa al software è che le opzioni di personalizzazione dovrebbero essere semplificate). Nel complesso, il programma e l’interfaccia sono considerati user-friendly. Insomma, è l’opzione perfetta per i marketer alle prime armi.
- Gratuito: è vero che nessuno fa niente per niente, ma il servizio offre pacchetti ESP a costo zero e gli utenti sono entusiasti del piano Entrepeneur. Alcuni sostengono che sia l’ESP gratuito con il miglior rapporto qualità/prezzo.
- Ottimi report e analitiche approfondite: sebbene la versione free non abbia le interessanti funzionalità dei piani a pagamento, l’integrazione con Google Analytics e i report forniti sono sicuramente al di sopra della media.
- Editor valido: anche se, secondo alcuni, le opzioni di personalizzazione non sono user-friendly, la maggior parte degli utenti sembra apprezzare l’editor e la vasta gamma di template offerti.
Funzionalità
Le funzionalità di MailChimp sono disponibili per tutti gli utenti abbonati ai piani a pagamento, indipendentemente dal numero degli iscritti. Anche coloro che hanno il piano Entrepeneur gratuito possono accedere alla maggior parte delle funzioni del programma. La lista completa è reperibile qui. Vediamone alcune:
- Editor per creare le email: si tratta di un editor WYSIWYG con funzionalità “drag and drop”. Gli utenti hanno a disposizione una vasta gamma di modelli predefiniti o, se desiderano, possono crearli da zero. L’editor include delle funzioni di base per il fotoritocco ed è ottimizzato anche per dispositivi mobili.
- Account multi-utente: si tratta di una caratteristica comune a tutti i piani. Ogni utente ha delle chiavi di accesso proprie ed è possibile impostare varie autorizzazioni (Owner, Admin, Manager, Author e Viewer). Si tratta di una caratteristica insolita per un ESP ed è molto utile.
- Analitiche e report: tutti gli utenti hanno accesso sia ai test A/B sia a un’ampia varietà di report che analizzano vari dati, tra cui: incassi, mappe dei clic, performance del dominio e attività degli iscritti. L’integrazione con Google Analytics consente di raccogliere ulteriori dati e di ottimizzare le campagne.
- Automatizzazione: gestisce le campagne utilizzando un set abbastanza ampio di trigger e risposte automatiche, che conviene modificare secondo le proprie necessità per ottenere un risultato migliore.
- Moduli personalizzati: facilissimi da creare, servono per richiedere agli utenti l’iscrizione (e l’autorizzazione) alla newsletter. Si integrano sia con i siti web aziendali sia con le pagine Facebook.
- Localizzazione geografica: il software registra la posizione degli utenti, permettendo di segmentare le proprie liste e di categorizzare gli iscritti in base all’area geografica.
- Invio in base al fuso orario (solo per i piani a pagamento): permette di segmentare automaticamente le liste per assicurarsi che la newsletter venga inviata solo quando gli iscritti sono svegli.
Integrazioni e add-on
MailChimp offre più di 500 integrazioni e add-on indicizzati per nome o in base a una delle quattro categorie delle “Industry Collections”: e-commerce industry, musicians, nonprofits e publishers. Ecco alcuni dei più popolari:
- Google Analytics: consente di monitorare la performance della propria campagna grazie all’integrazione con Google Analytics. Come è stato detto in precedenza nella sezione “Report”, Analytics 360 offre statistiche avanzate per conoscere il successo di una newsletter in termini di ritorno economico. È possibile utilizzare questa funzionalità anche per le campagne in archivio.
- ClickTale: l’integrazione ClickTale consente di tracciare il comportamento degli iscritti dall’email al sito web dell’utente, offrendo maggiori informazioni su come personalizzare la campagna.
- eCommerce 360: MailChimp si integra con software come Shopify (recensione), BigCommerce (rencensione), Pinnacle Cart (recensione) e Magento (recensione).
- Integrazioni con CRM: la lista include Salesforce (recensione), Zoho CRM (recensione), Capsule (recensione), Contactually (recensione) e Sugar CRM (recensione).
- Zendesk: permette agli utenti che offrono l’assistenza clienti tramite questo servizio di gestire i ticket e le iscrizioni. MailChimp offre due add-on dedicati.
- Eventbrite: L’add-on di Eventbrite permette di migliorare la gestione degli eventi grazie agli strumenti integrati di MailChimp. Consente sia di invitare gli iscritti in base alla loro località geografica, sia di personalizzare le email di invito e di follow-up.
- E-Commerce: Mailchimp si integra con vari negozi online tra cui Shopify, Magento, Bigcommerce e Woocommerce.
Integrazioni con i social media
Visto lo stretto legame tra email marketing e social media, è importante analizzare quali funzionalità mette a disposizione MailChimp da questo punto di vista:
- Social Sharing: disponibile per tutti i piani, questa funzionalità offre vari vantaggi, tra cui pubblicare automaticamente su Facebook e Twitter gli aggiornamenti della newsletter, monitorare le statistiche e creare una pagina di iscrizione sui social media per ottenere nuovi iscritti.
- Social Pro (solo per i piani a pagamento): come accennato in precedenza nella sezione “Prezzi: servizi aggiuntivi”, questo add-on raccoglie i dati demografici degli iscritti e analizza le loro abitudini sui social network. Grazie a queste informazioni, è possibile segmentare le proprie liste e creare delle campagne più mirate.
- Set per i social media: contiene sei integrazioni e add-on per integrare MailChimp con Facebook, Twitter, LinkedIn, Instagram e Pinterest.
Sicurezza
MailChimp è molto attenta alla sicurezza e alla privacy dei suoi sette milioni di utenti. I server di posta (MTA) della compagnia, situati in centri dati dislocati in tutto il territorio statunitense, sono protetti da misure sia fisiche sia elettroniche. Inoltre, ogni centro dispone non solo di soluzioni per la mitigazione degli attacchi DDoS, ma persino di un piano di continuità operativa “in caso di attacco nucleare”, per cui è improbabile che la società venga presa alla sprovvista.
Le mailing list di grandi dimensioni vengono memorizzate in singoli database per prevenire la corruzione o la sovrapposizione dei dati (gli account più piccoli e quelli gratuiti vengono archiviati insieme). Per maggiori informazioni sulle misure di sicurezza, leggi qui. La compagnia è conforme allo standard SOC II, il cui rapporto è disponibile su richiesta e dietro firma di un Accordo di non divulgazione.
MailChimp fornisce anche ulteriori informazioni circa la sicurezza email, tra cui una guida scaricabile in PDF. Inoltre, supporta Google Authenticator, un add-on gratuito e opzionale che richiede agli utenti l’autenticazione a due fattori quando accedono al loro account.
Per quanto riguarda la privacy, MailChimp è approvato da TRUSTe e conforme al Safe Harbor. La politica sulla privacy della società è disponibile qui.
Protezione e politica anti-spam
MailChimp ha preso una posizione ferma in merito allo spam. Come ogni ESP che si rispetti, i suoi termini di utilizzo vietano agli utenti di inviare email che violino l’atto CAN-SPAM.
MailChimp offre anche due strumenti per il rilevamento dello spam. Il primo è Inbox Inspector (menzionato in precedenza nella sezione “Prezzi”), disponibile per tutti i piani mensili a pagamento basati sulle liste. Gli utenti che hanno un piano prepagato o gratuito possono usufruire del tool per 3 $ a report. Inbox Inspector non solo permette di vedere in anteprima come verrà visualizzata l’email su vari dispositivi, ma è anche in grado di verificare se potrebbe attivare i filtri di nove tra i programmi più utilizzati.
Il secondo, Delivery Doctor, è disponibile per i piani a pagamenti e analizza vari elementi della campagna, tra cui il messaggio dell’oggetto e i link, utilizzando gli ISP e i filtri antispam più conosciuti per evitare che si verifichino delle violazioni.
Verdetto finale
MailChimp è un ESP collaudato e user-friendly che offre una vasta selezione di funzionalità a un prezzo ragionevole. Le politiche sulla privacy e di sicurezza dell’azienda sono le migliori che si possano trovare sul mercato. Le componenti principali del software sono facili da usare e le recenti modifiche apportate alla base di conoscenza hanno reso le funzionalità avanzate più accessibili anche agli utenti principianti. Il piano gratuito è molto vantaggioso per chi crea piccole campagne. I recenti aggiornamenti di MailChimp si sono concentrati in gran parte sulle funzioni di segmentazione e automazione, migliorando in maniera radicale un software che era già molto valido.
La mancanza di assistenza telefonica potrebbe rappresentare una pecca, in particolar modo se si necessita un intervento tempestivo o si hanno difficoltà a descrivere per iscritto i disservizi riscontrati. Il problema viene mitigato dal fatto che molti utenti usino questo servizio, per cui non è difficile trovare un video tutorial o una guida di terze parti.
Chi è alla ricerca di un ESP, può provare la versione di prova di MailChimp e valutare se è in linea con le proprie esigenze aziendali.