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Sicuramente avrete sentito parlare di Stripe, il nuovo processore di pagamento che ha subito conquistato la rete. Ma che ne è stato di PayPal? Dopotutto, nel corso della sua lunga storia, l’azienda si è sempre contraddistinta per la sua affidabilità.In questo post, analizzeremo nel dettaglio e metteremo a confronto questi due servizi basandoci su cinque punti principali: tariffe per servizio e transazione, sicurezza, API, portabilità dei dati e assistenza clienti. Lo scopo non è eleggere un vincitore, ma mettere in luce alcune differenze importanti sperando che ti possano aiutare a prendere decisioni con cognizione di causa.
Tariffe per servizio e transazione
L’approccio di Stripe è molto lineare: applica una tariffa fissa di 2.9% + 0,30 $ per ogni addebito andato a buon fine se il tuo fatturato in volume è inferiore al milione di dollari all’anno. Per ogni paese, esiste una tariffa fissa differente. Tuttavia, non viene specificato se sono disponibili tariffe per un alto volume di commissioni.
La tariffa base di PayPal è la stessa di Stripe, 2,9% + 0,30 $, ma vengono aggiunte alcune commissioni per servizi extra che complicano un po’ le cose. Confrontiamo le tariffe di entrambi i processori di pagamento:
Tariffe transfrontaliere di PayPal.
La commissione per l’uso di carte American Express viene addebitata solo per i pagamenti effettuati con PayPal Pro, PayPal Advanced e terminale virtuale, il quale è richiesto per determinate funzionalità (vedi nota 2). Parte fissa della tariffa per transazione (per esempio, la tassa di rimborso è di 0,30 $ per i pagamenti nazionali).
Per le carte internazionali, non vengono applicate commissioni; tuttavia, il costo della conversione della valuta è del 2%. Ad esempio, se colleghi un conto bancario inglese a Stripe, ma ricevi un pagamento in USD, l’importo verrà automaticamente convertito in GBP (più una commissione del 2%) prima di essere depositato nel tuo conto. Se invece il pagamento ricevuto è in GBP (o hai collegato un conto statunitense), non verrà aggiunta nessuna commissione.
Vedi Stripe Radar.
Come avrai notato, le tariffe di PayPal sono molto più complesse e variabili. Ad esempio, il servizio addebita una commissione extra solo se il pagamento viene effettuato tramite American Express e hai sottoscritto un piano a pagamento, il che sembra un po’ una contraddizione. In quasi tutti i casi, Stripe rappresenta l’opzione più economica in quanto le tariffe per servizio sono inferiori (a meno che non si ricevano esclusivamente micropagamenti).Tariffe per transazione valide per gli USA. Stripe e Paypal applicano tariffe diverse a seconda del paese.
Quando riceverò il pagamento?
PapyPal solitamente impiega un giorno lavorativo, mentre Stripe richiede un periodo mobile di due giorni per gli USA e l’Australia, e di 7 giorni per la maggior parte degli altri paesi (vedi i tempi di versamento automatico di Stripe). Tieni presente questo fattore se devi accedere rapidamente ai tuoi fondi o se non vivi negli USA o in Australia.
Sicurezza
Sia Stripe che PayPal sono piattaforme estremamente sicure e stabili. Vediamo le differenze e cerchiamo di capire perché Stripe garantisca intrinsecamente una sicurezza maggiore.
La funzionalità più rivoluzionaria del servizio è Stripe.js, grazie alla quale i dati della carta di credito che gli utenti inseriscono nel modulo di pagamento presente sul tuo sito non vengono mai inviati al tuo server, bensì a Stripe. Perché questo fattore è importante?
Perché garantisce automaticamente la conformità agli standard PCI, in quanto non sei tu a gestire i dati sensibili della carta.
È un metodo più sicuro poiché, in caso di violazione del server, nessuno avrebbe accesso ai dati e non potrebbe rubare la carta dei tuoi clienti.
Non sei tentato di memorizzare i dati delle carte di credito sui tuoi server, cosa che non dovresti fare comunque, a meno che tu non sia una grande azienda disposta a pagare per ottenere la conformità alla PCI.
Se segui la procedura standard di Stripe, i dati verranno memorizzati in un luogo sicuro dove nessuno, neanche tu, potrà vederli. È per questo che il servizio garantisce maggiore sicurezza.
Ora anche PayPal memorizza i dati in un server sicuro, ma il processo è diverso da quello effettuato da Stripe.js. Infatti, i dati passano prima dal tuo server e, pertanto, l’onere della sicurezza grava anche sullo sviluppatore del software o sul cliente (vedi conformità agli standard PCI qui sopra).
In sintesi, Stripe.js incoraggia all’impiego di buone pratiche sulla sicurezza, mentre PayPal lascia carta bianca agli sviluppatori, che potrebbero prendere decisioni sbagliate. Ultimamente, sono stati fatti dei passi avanti per risolvere il problema, ma non è ancora stato raggiungo il livello di Stripe.js.
API
Quando Stripe è stato lanciato sul mercato, la sua API è stata vista come un elemento rivoluzionario. È chiara, offre una documentazione approfondita ed è estremamente facile da usare. In passato, le API dei processori di pagamento non garantivano sempre performance impeccabili e la loro documentazione era scarsa. Da questo punto di vista, PayPal ha molto peccato.
In un certo senso, Stripe ha costretto i competitor a migliorare il servizio. La documentazione e l’organizzazione della nuova API REST di PayPal sono notevolmente migliorate e sono basate (casualmente) su quelle di Stripe. Questo è un chiaro esempio di come la concorrenza favorisca gli interessi dei clienti: l’API di Stripe è diventata il nuovo standard e il resto dell’industria (compreso PayPal) si sta velocemente adeguando.
Portabilità dei dati
Questa è un’altra area in cui PayPal fa brutte figure. Immagina di essere il proprietario di un sito web ad abbonamento che richiede il pagamento dell’iscrizione tramite PayPal. Se volessi passare a un altro servizio (come Stripe), non potresti trasferire i dati delle carte di credito, perché PayPal non te li fornirebbe. Tutti i tuoi clienti dovrebbero registrarsi nuovamente e probabilmente finiresti per perderne alcuni.
Stripe, al contrario, garantisce il diritto alla portabilità dei dati. Qualora decidessi di passare a un altro servizio, ti aiuterà con la migrazione dei dati utilizzando processi conformi agli standard PCI. Sicuramente va ammirata questa posizione così accomodante sulla portabilità dei dati: è bello sapere di avere una scelta e di non dover rimanere per sempre con lo stesso servizio.
Assistenza clienti
Poiché non utilizziamo Paypal da più di due anni, non sappiamo come sia lo stato dell’assistenza clienti. Quando lo usavamo, l’assistenza tramite email era lenta e inaffidabile, ed era quasi impossibile contattarli per telefono. A un certo punto, la situazione è diventata una barzelletta, perché ogni volta che chiamavamo cadeva la linea prima di parlare con l’operatore. Siamo andati avanti così per due mesi. Girano anche tantissime storie al limite dell’horror che raccontano di come PayPal congeli i fondi senza motivo.
L’assistenza via email di Stripe, invece, è sempre efficiente e, grazie al canale IRC (#stripe su Freenode), gli sviluppatori hanno a disposizione una risorsa preziosissima se devono chiedere una mano agli ingegneri in chat, specialmente se incontrano problemi difficili. Stripe non fornisce ancora assistenza telefonica, ma sicuramente è una miglioria che rientra nei suoi piani. Infine, gli operatori sono stati sempre molti gentili.
In tutta onestà, PayPal viene penalizzato dalla sua stazza, dall’età e dalla burocrazia. Stripe, essendo appena arrivato, deve lavorare sodo per ritagliarsi una quota di mercato e cerca di differenziarsi dalla concorrenza fornendo un servizio di assistenza impeccabile. Tuttavia, col passare del tempo, sarà sempre più difficile mantenere gli standard, specialmente se l’azienda crescerà. Speriamo che da qui a cinque anni saremo ancora entusiasti del servizio che offre.
Viva la concorrenza
Per Memberful, abbiamo scelto Stripe e non potremmo essere più felici, sia perché ha reso il nostro lavoro più facile da un punto di vista ingegneristico, sia per la qualità del servizio e dell’assistenza. Detto ciò, PayPal ha provveduto a mettersi in pari con i nuovi arrivati come Stripe migliorando significativamente la propria API. Sarà interessante vedere come queste due aziende continueranno a evolversi e a competere. Alla fine, noi utenti ne beneficeremo, perché otterremo un servizio sempre migliore.